
Come Funziona Sanremo Giovani
In questo episodio di Come Funziona – il format in cui analizziamo il dietro le quinte dell’industria musicale – scopriamo tutto quello che c’è da sapere su come funziona Sanremo Giovani.
Per capire in fondo come funziona Sanremo Giovani, partiamo raccontandovi un po’ di storia.
Come e quando nasce Sanremo Giovani?
Viene introdotto per la prima volta nel 1993 per volere dell’allora conduttore e direttore artistico Pippo Baudo. Negli anni ha cambiato varie forme e modalità di selezione, e in alcune edizioni è stato ribattezzato “Nuove proposte”.
Perché questa necessità di creare una competizione ad hoc per i Giovani?
Prima di allora, i giovani (nel senso di esordienti ed emergenti) partecipavano direttamente alla competizione generale, quella che oggi conosciamo come la categoria “Big”, ma chiaramente partivano un po’ svantaggiati rispetto ad artisti\artiste già rodati\e, perché il pubblico e la giuria ancora non li conoscevano. L’idea era di dare loro la possibilità di giocarsela alla pari con concorrenti che fossero nella loro stessa identica situazione, e dare più spazio e chance ai progetti che ancora dovevano crearsi una fan-base.
È possibile partecipare a Sanremo Giovani da artista indipendente, senza il supporto di una major?
Assolutamente sì. Anzi, è possibile partecipare a Sanremo Giovani anche senza avere nessuna etichetta discografica, manager o produttore alle spalle: in questo caso, il canale dedicato è Area Sanremo, una competizione parallela che seleziona alcuni dei\delle concorrenti in gara a Sanremo Giovani (quest’anno, 4 su 12).
Quali sono i metodi per accedere a Sanremo Giovani?
Come dicevamo, dipende dall’annata. Nel 2022, l’iscrizione era aperta a tutti\e gli artisti\le artiste con più di 16 anni e meno di 30. L’altro requisito indispensabile è quello di presentare una canzone inedita (ovvero mai caricata sulle piattaforme di streaming, mai suonata in pubblico, non presente in nessun album, che non giri come file mp3 o link privato tra amici e familiari che potrebbero inavvertitamente spoilerarla prima del Festival). Naturalmente, in caso la canzone sia stata scritta e registrata con altri, è anche necessario che tutti gli aventi diritto siano d’accordo nel presentarla al Festival.
Com’è organizzata la competizione?
A differenza degli anni precedenti, nel 2022 era articolata in tre fasi. Prima fase: l’artista ha inviato alla Rai (o ad Area Sanremo) un brano inedito. Fase due: un’audizione dal vivo, che si è svolta a porte chiuse, davanti alla commissione Rai (o alla commissione di Area Sanremo). Fase tre: gli artisti selezionati dalla commissione artistica si sono esibiti in uno spettacolo ad hoc, dal titolo Sanremo Giovani, in onda su Raiuno a dicembre 2021, nella quale Amadeus ha annunciato i\le tre concorrenti scelti\scelte dalla commissione artistica per gareggiare a Sanremo insieme ai Big, con un brano inedito, senza più distinzione di categoria. Quest’anno ci sarà insomma un unico vincitore di Sanremo (un po’ come nel 2019, quando Mahmood vinse il Festival arrivando direttamente da Sanremo Giovani).
Si deve pagare per partecipare?
Per Sanremo Giovani non è prevista nessuna quota di iscrizione; per Area Sanremo, data l’enorme mole di candidature, in alcune annate è prevista una quota di iscrizione simbolica, per coprire le spese di cancelleria e gestione. Naturalmente, bisogna tenere presente che i\le concorrenti dovranno affrontare comunque alcune spese vive: registrazione del brano e del video, viaggi e trasferte per le audizioni e via dicendo.
Spesso si sente parlare di promoter, manager e altre figure che, in cambio di denaro – spesso anche cifre ingenti – promettono ai ragazzi la partecipazione alla kermesse e altre garanzie sul Festival. Si tratta a tutti gli effetti di truffe, giusto?
Sì, è senz’altro una truffa. Non esiste nessuno al mondo che possa garantirvi al 100% la partecipazione a Sanremo, men che meno la vittoria. Inoltre, anche pagare per partecipare alle audizioni è una farsa: basta iscriversi ad Area Sanremo (che, lo ripetiamo, ha una quota di partecipazione simbolica, e in alcune annate è addirittura una manifestazione gratuita) per avere la garanzia di potersi esibire davanti a una delle commissioni artistiche che selezionano i\le concorrenti; non avete bisogno di scucire centinaia o migliaia di euro per ottenere la stessa cosa.
Ultimo ma non ultimo, attenzione anche agli autori/produttori che vi chiedono soldi per poter utilizzare la loro canzone inedita, o ai discografici che vi chiedono soldi per produrre il vostro disco: i professionisti seri, se credono davvero nel progetto, investiranno su di voi anche in termini economici. Chi fa il contrario di solito è un mestierante che campa sulle speranze degli emergenti.
C’è in palio un premio economico?
No, ma per tutti\e i\le concorrenti selezionati\e per calcare il palco dell’Ariston è previsto un rimborso spese per coprire i costi della partecipazione al Festival (alberghi, costumi, staff…).
Quali sono gli artisti\le artiste che hanno fatto più successo grazie al trampolino di Sanremo Giovani?
Negli anni ’90 molte superstar della musica (Laura Pausini, Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti, Alex Britti) hanno inaugurato la loro carriera proprio con la vittoria di Sanremo Giovani; più recentemente ricordiamo il grande successo di Rocco Hunt, Ultimo, Francesco Gabbani e Mahmood. Anche molti di coloro che non hanno vinto hanno beneficiato del traino di Sanremo: Nek, Irene Grandi, Giorgia, Daniele Silvestri, Gianluca Grignani, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, i Negramaro, Malika Ayane, Nina Zilli, Fasma, gli Eugenio in Via Di Gioia, Folcast, Wrongonyou e molti altri hanno si sono fatti notare per il loro passaggio sul palco dell’Ariston.
Cosa dovrebbe assolutamente fare, e cosa evitare, un\una artista interessato\a a partecipare a Sanremo Giovani?
Sanremo non è un talent show, ma un concorso musicale. Ciò significa che l’importanza di fattori che la tv di solito premia, come la storia personale strappalacrime, il look o la capacità di interagire con le telecamere, spesso risultano marginali, mentre è fondamentale la capacità di tenere il palco e quella di cantare e suonare insieme a un’orchestra. È bene anche valutare se si è in grado di reggere la pressione, sia quella psicologica (esibirsi davanti a milioni di italiani ogni sera può risultare paralizzante) che quella fisica (la settimana del festival è massacrante, spesso si dorme solo un paio di ore per notte). Il vero fattore cruciale, però, resta la scelta di un brano forte e adatto al contesto: in fondo si tratta del Festival della Canzone Italiana.
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